Pietro III da Pavia (1178-1189)

Il Grandi lo chiama Pietro V. Costui era un monaco benedettino di Mantova. Nel dicembre del 1178, papa Alessandro III lo creò cardinale vescovo tuscolano. Partecipò nel 1179 all’IX Concilio Generale III Lateranense, che era stato indetto nel 1178. In tale concilio, i cardinali oltre ad annullare le elezioni degli antipapi Vittore IV o V, Pasquale III e Callisto II e a decretare valida l’elezione di un pontefice che aveva ricevuto i due terzi dei voti validi dei cardinali, condannò gli errori degli Albigesi, la setta cosiddetta dei Poveri di Lione. Per la fattività e lo zelo dimostrato dal card. Pietro, il papa Lucio III lo nominò vicario di Roma, carica che gli fu riconfermata anche da Clemente III (1187-91). Morì due anni prima della distruzione di Tuscolo nel 1189 dopo aver assistito alla elezione di ben quattro papi. Qualcuno ritiene che a crearlo vescovo fosse stato Clemente III; evidentemente si fa confusione con la conferma di Pietro a vicario di Roma dovuta a Clemente III. Biasotti-Tomassetti lo pongono tra il 1178 e il 1187. Il cronista incognito indica il 1178 come data della sua creazione a cardinale da parte di Alessandro III.