Vitaliano (676 d.C.)

 

Il duca di York nella sua cronotassi lo mette nel 680; ne parla l’Ughelli, mentre l’Orioli lo ignora. Il giornale del can. Bartolini, lo mette nel 680 sotto papa Agatone, anziché sotto Dono I. Mentre altri lo ritengono abruzzese di nascita, il Moroni accenna ad un Vitaliano nato nella campagna tra Roma e Frosinone. Scrive che nel 657 fu eletto Papa, il 76° Papa. Ma si tratta di s. Vitaliano. Altri cardinali vescovi di nome Vitaliano non ne nomina. Il De Rossi fa presente che si tratta di un vescovo di Tuscana. Si è voluto trovare una menzione di questa sede al IX secolo in una lettera che Papa Leone IV inviò agli imperatori Labario e Ludovico, ma questo documento parla di Ascoli e non di Tuscolo. L’Ughelli riferisce che Vitaliano fu uno dei 125 Vescovi che con il Papa Agatone parteciparono al sinodo di Roma in preparazione del Concilio Ecumenico, richiesto dai piissimi imperatori Costantino, Erarchio e Tiberio, da tenersi in Oriente, per la riappacificazione della Chiesa di Dio sconvolta dagli errori divulgati dal monotelita Maccario, che sosteneva in Cristo una sola volontà. Nel Sinodo fu deciso di mandare dei delegati al Concilio. Risulterebbe dal Concilio Costantinopolitano, nell’anno 680, sempre secondo l’Ughelli, che il vescovo Vitaliano nella lista fosse il secondo. Il Concilio fu celebrato dal 07.11.680 al 16.09.681 in una sala a cupola detta Trullus. Fu presente alle sedute anche l’imperatore che portò così a 174, e non a 289, come scrive il Grandi, il numero dei partecipanti. Il Concilio terminò con il riconoscimento che in Gesù Cristo esiste la volontà umana e quella divina. Questo documento porta anche la firma del vescovo labicano quintanense. A questo punto si potrebbe sostenere l’esistenza di questo vescovo labicano.