ANTONIO PANCIARINI (1431-1431)

Nacque da nobile e povera famiglia di Portogruaro, nel Friuli. La sua carriera ebbe inizio come notaro della Curia romana, poi divenne abbreviatore ed infine segretario del papa Bonifacio IX. Nel 1393 fu nominato vescovo di Concordia e nel 1402 divenne Patriarca di Aquilia. Dal 1402 al 1408 molti suoi avversari tentarono di indurre Bonifacio IX, Innocenzo VII e Gregorio XII a deporlo. Ci riuscirono solo nel 1408 con Gregorio XII, che gli tolse il Patriarcato. Molti, però, furono i colleghi che gli si strinsero a fianco e non condivisero la decisione del Papa, tanto che al Concilio di Pisa, confermarono il Panciarini nel grado onorifico che aveva prima. L’antipapa Giovanni XXIII lo nominò cardinal presbitero di S. Susanna nel 1411, successivamente, però, il Panciarini rinunziò al titolo in conseguenza della pace ottenuta nel Friuli. Il papa Eugenio IV (1431-47), ritenendo che la diocesi tuscolana fosse priva del suo vescovo dal 1419-20, ritenne opportuno nominarvi il Panciarini lo stesso anno della sua elezione, 1431. Scrive l’Orioli che in effetti, fin dal 1420 il Panciarini amministrava la diocesi tuscolana. Morì a Roma pochi mesi dopo la sua nomina, lo stesso anno. Anche Biasotti-Tomassetti scrivono che Martino V nell’agosto del 1420 diede in amministrazione, la chiesa vacante tuscolana al Panciarini, che era card. prete di S. Susanna e che solo nel 1431 gli venne definitivamente assegnata la sede di Frascati. Il Razza lo pone vescovo di Frascati fin dal 1420. Confonde certamente il periodo di amministrazione, anche perché il Panciarini era cardinal prete e divenne vescovo solo nel 1431. Il Moroni lo chiama Pancerini o Panciera.