GIOVANNI ANTONIO SERBELLONI (1583-1587)

Nacque a Milano nel 1519 da famiglia patrizia. Era nipote di Pio IV (1555-59) in quanto la madre del Papa era una Serbelloni. Per la sua prudenza e abilità nel trattare gli affari fu nominato molto giovane vescovo di Foligno e poi ebbe nel 1560 il vescovato di Novara che tenne fino al 1571, e quello di Camerino. Nel 1560, insieme a S. Carlo Borromeo, fu creato cardinal diacono con il titolo di S. Giorgio in Velabro. Amministrò la provincia di Perugia e quella dell’Umbria, che governò con giustizia e religiosità. Nella sede di Novara, nel 1568, celebrò un sinodo, e vi fondò un seminario. Dopo undici anni rinunciò alla sede con una pensione di mille scudi. Passò al titolo di S. Maria in Trastevere; nel 1577 fu vescovo di Sabina, nel 1578 di Palestrina e nel 1583 di Frascati, ove aumentò il Capitolo di due canonici e ne accrebbe le rendite, con la conferma di Sisto V (1585-90). Nel 1587 optò per la chiesa di Porto e due anni dopo per quella di Ostia e Velletri. Morì cardinal decano il 18 o il 20 marzo 1591. Fu un principe della chiesa integerrimo, molto colto e savio. Fu sepolto nella Basilica di S. Maria degli Angeli. L’Oldoino lo riporta all’anno 1560.