GIULIO BOSCHI (1919-1920)

Nacque a Perugia il 2 marzo 1838. Fu eletto vescovo di Todi il 1-6-1888 sotto il papato di Leone XIII (1878-1903). Il 29-11-1895 gli fu assegnata la sede di Sinigallia. Alcuni anni dopo ottenne quella di Ferrara. Pio X (1903-14) lo creò cardinale. Sotto Benedetto XV (1914-22) gli fu affidata la diocesi suburbicaria di Frascati. In questa sede visse pochi mesi, ma durante il suo cardinalato l’episcopio, dopo molti anni, tornò ad essere la dimora stabile del cardinale vescovo della diocesi. Fu un pastore di esemplare semplicità evangelica, di una bontà paterna verso tutti, specialmente verso gli umili e gli infermi. Ogni sacerdote che a lui si rivolse, trovò sempre ascolto, consiglio e conforto. Poiché riteneva, giustamente, che tra il vescovo e i sacerdoti non ci doveva essere un’anticamera per espressa sua disposizione il postulante veniva subito ammesso all’ascolto. Fece dono alla cattedrale di una croce astile dorata, finemente lavorata, e di un suo quadro ad olio, per l’aula capitolare. Vicino alla cappella di S. Isidoro esiste un’iscrizione commemorativa fatta fare da un suo amico, il marchese Antonio de Paria. Morì in Roma il 15 maggio 1920