GUGLIELMO DE COURT (1350-1361)

Francese di origine. Nacque si dice, nel castello di Mirepoix. Monaco cistercense della diocesi di Tolosa. Dalla chiesa di Alby fu trasferito a quella di Nimes. Secondo il cronista incognito era nipote di Benedetto XII (1335-42) che lo elevò alla porpora, con il titolo presbiteriale dei Quattro Santi Coronati, nel 1337, o al Montecelio come vogliono altri e che lo chiamano Curty. Quando nel 1350 si rese vacante la sede episcopale di Frascati, il papa Clemente lo assegnò a quella diocesi. Il Moroni sostiene la data del 1349. Divenne camerlengo del Sacro Collegio e Clemente VI (1342-52) lo inviò legato ai principi d’Italia per unirli tutti contro i Turchi. Lo inviò a Ludovico di Baviera con il compito di convincerlo a non scendere in Italia. Partecipò alla riforma per la disciplina ecclesiastica. Da vescovo voleva che la sua mensa fosse onorata dai poveri. Proteggeva le vedove, le fanciulle orfane, digiunava, pregava e faceva veramente il pastore. Creò borse di studio per 16 giovani studenti in teologia, eresse una chiesa e una biblioteca a Parigi. Quando morì, di peste nel 1361 ad Avignone, i poveri suoi beneficati ne furono molto addolorati. L’Oldoino lo riporta nel volume con inizio nel 1334. Il Razza riporta le date di vescovato 1351-61