LORENZO CIBO DE MARI (1503-1503)

Nacque a Genova nel 1450 dalla nobile famiglia Mari. Nipote di Innocenzo VIII (1484-92), ritenuto figlio illegittimo, dottissimo e di ottimi costumi. I suoi primi titoli furono prefetto di Castel Sant’Angelo e canonico di S. Pietro. Nel 1485 fu arcivescovo di Benevento e quattro anni dopo venne eletto cardinale presbitero col titolo di S. Susanna, indi di S. Cecilia con l’amministrazione della chiesa di Vannes in Bretagna e l’abbazia di Stafford. Accolse a casa sua in Roma Carlo VIII di Francia. Stabilì nella Basilica Vaticana una cappella con quattro beneficiati, in cui si doveva riporre la lancia con la quale fu trafitto Gesù. Dal Pollaiolo fece erigere un monumento sepolcrale bronzeo al papa Alessandro VI (1492-1503), benché da quello fosse malvisto. Passò al vescovato di Albano e il 10-8-1503 ebbe la diocesi suburbicaria di Frascati, ma subito dopo optò per la sede di Palestrina. Morì in Roma, dopo pochissimo tempo, nel 1503. Si può ben dire che non fece a tempo a prendere possesso delle due ultime sedi, tanto che il Moroni e Biasotti-Tomassetti non ne parlano neanche. L’Oldoino ne parla all’anno 1484. Anche il suo cadavere, come quello del Costa, fu sepolto in S. Maria del Popolo nella cappella di S. Lorenzo.