OTTONE DE CASTRO RODOLFI DA CHATEROUX (1244-1273)

Di nobile origine francese. Fu canonico e cancelliere della chiesa di Parigi ed in seguito monaco e abate cistercense nel monastero di Orzocampo. Il 28 maggio 1244 il papa Innocenzo IV (1243-54) gli concesse la porpora, dandogli la sede vescovile di Frascati. Nel 1216 fu legato papale presso il Re di Francia, Luigi IX, con il compito di convincerlo a farsi promotore di una crociata, la settima, e riuscì a persuadere il Re ad intraprendere quella guerra nel 1248. Prese parte con altri 140 vescovi al Concilio Generale tenutosi nella città di Lione. Volle prendere parte alla crociata da lui tanto propugnata. Si distinse nella conquista di alcune piazzeforti saracene in Egitto. Al suo ritorno in Italia cooperò alla compilazione e stesura di molti articoli di natura religiosa, tanto che il Ciacconio tramanda che se ne conservano due volumi nella biblioteca Agostiniana di Cremona. Godette della considerazione di Alessandro IV (1254-61), tanto che molte bolle pontificie recano la sua firma: “Ego Odo Tusculanus Episcopus”. Il Muratori ne riporta una del 1257. Nel 1256, dopo la restaurazione della attuale chiesa di S. Luca ne furono nominati rettori sia il vescovo tuscolano che quello prenestino, come risulta dalla lapide ricordo: ANNO Do.M.CC.LVI DNS. ALER. PP. IIII.PPIS.MAIB. CV. DUOB. EPIS. CARDINALIBS. TUSCUL. ET. PRENEST. ecc. ecc. Anche i suoi colleghi cardinali ne ebbero grande stima al punto che il card. Pietro Capacci, nel suo testamento redatto nel 1258, affidò la costruzione di un ospedale al cardinale tuscolano Oddone. Ciò è riportato nella lapide esistente sull’arco della chiesa intitolata a S. Antonio Abate che recita: † DNUS. PETRUSC. CAPOC. MANDAVIT. COSTRUI. HOSPITALE. I. LOCD. ISSTO. ET. DNI. O. TUSCU. ESC. ecc. ecc. Con altri 20 vescovi consacrò la cappella di Parigi, fondata da S. Ludovico. Morì ad Orvieto, Civitavecchia secondo il Piazza, ove aveva seguito Gregorio X (1272-76) nel suo viaggio verso Lione, nel 1273. Fu sepolto nella chiesa dei Domenicani. L’Oldoino ne parla negli annali riguardanti l’anno 1243. Biasotti-Tomassetti lo chiamano Oddone di Castro Radulfi e lo datano 1247-73. Il cronista incognito lo chiama Ottone de Castel Ridolfi e lo pone sotto Innocenzo IV, nel 1244.