Giuseppe Matarrese (1990-2009)

S.E. Mons. Giuseppe Matarrese è nato ad Andria (Bari) il 3 giugno del 1934. Conseguita la licenza elementare entrò, per suo espresso desiderio, nel seminario vescovile di Andria, dove percorse tutto il ciclo ginnasiale. Il liceo lo ha frequentato presso il Seminario Romano Minore, mentre il corso di filosofia e teologia l’ha frequentato presso il Seminario Romano Maggiore.
Venne ordinato sacerdote il 15-3-1959 e assegnato, come vice parroco, alla parrocchia romana di Santa Maria Ianua Coeli, alla borgata “Fogaccia”, oggi “Monte Spaccato”.
Quando la parrocchia passò ad una congregazione religiosa egli venne assegnato, sempre come vice-parroco, alla chiesa parrocchiale dei Santi Patroni d’Italia a Trastevere.
Nel 1964 assunse l’incarico di vice-parrocco a S. Giovanni Battista De Rossi all’Alberone e, alla fine del 1969, entrò nel Tribunale del Vicariato di Roma con mansioni di scrittore. Alla fine del 1970, il giorno 8 dicembre fu nominato parroco della parrocchia dei SS. Martiri dell’Uganda a Poggio Ameno sull’Ardeatina.
La chiesa in realtà era un negozio adattato. Non stette con le mani in mano e si diede subito da fare per costruire una chiesa che fosse realmente tale. Trovò subito molti ostacoli burocratici e legali, ma riuscì nell’impresa. Nel 1987 venne nominato Presidente dell’Istituto Interdiocesano per il Sostentamento del Clero della Diocesi di Roma e Ostia. Dopo qualche mese fu nominato consigliere e tesoriere della fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana, organizzazione che s’interessa dell’assistenza religiosa in Italia dei nostri emigrati.
E’ stato nominato Vescovo di Frascati, Diocesi Tuscolana, l’11 novembre 1989 e consacrato tale dal Cardinal Ugo Poletti il 16-12-1989 nell’arcibasilica Lateranense.

Il 14 gennaio 1990 ha preso possesso ufficialmente della sua diocesi, con una solenne concelebrazione eucaristica nella Basilica Cattedrale di San Pietro Apostolo in Frascati alla presenza del cardinale Paolo Bertoli, titolare dell’epoca della Chiesa suburbicaria Tuscolana.
Una delle sue prime azioni è stata quella di restaurare la parte abitativa e gli uffici della Curia dell’Episcopio; successivamente ha provveduto al ripristino e alla riapertura di Villa Campitelli, che versava in pessime condizioni già da diversi anni; il 18 novembre 2001 ha ufficialmente inaugurato la Cattedrale di San Pietro Apostolo e la fontana dell’omonima piazza, rimesse a nuovo dopo lunghi lavori di restauro.
Il suo costante impegno di “costruttore” è stato rivolto all’edificazione di nuove necessarie chiese parrocchiali.
In data 3 giugno 2009 il Santo Padre Benedetto XVI ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale della Diocesi per raggiunti limiti di età.