Una giornata intensa di amicizia, preghiera e attività presso la casa delle Suore Missionarie dell'Incarnazione a Vermicino

Cammini che si incrociano: i cresimandi di Vermicino e di Grottaferrata si incontrano insieme

Un'esperienza "sinodale" di progettazione pastorale a servizio degli adolescenti

27 Maggio 2025

Sabato 24 maggio, i gruppi delle cresimandi delle parrocchie Sacri Cuori di Gesù e Maria di Vermicino e di San Pio X di Grottaferrata si sono incontrati presso la casa delle Suore Missionarie dell’Incarnazione di Via Luzi a Vermicino.

L’incontro, conclusivo dei cammini di catechismo dei gruppi di entrambe le parrocchie, ha previsto una prima parte di attività e di catechesi proposta dalla guida nazionale adolescenti di Azione Cattolica.

La giornata è iniziata con un’attività di assemblea dinamica, in cui si sono proposte alcune frasi che riguardassero temi di attualità, su cui diversi esprimere completamente d’accordo, abbastanza d’accordo, poco d’accordo o per niente d’accordo. A queste risposte i giovani hanno dovuto poi esprimere la motivazione per la loro scelta, creando un dibattito tra i vari gruppi che si formavano durante la discussione. Non solo si è notata la piena coscienza di questi ragazzi del contesto in cui si trovano, ma anche la capacità di mettere insieme le idee, discutere e dibattere in modo ordinato e argomentato.

Nella seconda parte della mattinata Benjamin, studente degli Oblati di Maria Immacolata, ha proposto una riflessione sul vangelo di Matteo 6,25-35 incentrandola sulla speranza.

A questa poi è seguita la videotestimonianza, tratta dai materiali proposti da Azione Cattolica, di Lucia Lauro, referente del Laboratorio Cotti in Fragranza presso l’Istituto penitenziario minorile Malaspina di Palermo.

La giornata si è poi conclusa con la visita alle nonnine ospitate dalle suore all’interno della Casa di riposo da loro gestita.

Al termine delle attività è stato bello vedere i sorrisi dei ragazzi, come è emersa la capacità di collaborare insieme, nonostante fosse, per molti la prima volta che si incontrassero.

È emersa quindi anche la necessità di dare più spesso ai ragazzi spazi in cui potersi esprimere liberamente su quanto ad oggi accade nel mondo, ma anche un incoraggiamento allo sviluppo di relazioni che vadano oltre il territorio di appartenenza, in un’ottica sinodale che faccia vivere in prima persona l’esperienza di unico popolo, di fratelli, figli dello stesso Padre.

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