Nel corso dell’anno giubilare, le diocesi di Frascati e di Velletri-Segni hanno intrapreso un cammino condiviso con la diocesi di Homs dei Siri, rafforzando un legame di fraternità che ha coinvolto profondamente i fedeli di tutte queste comunità che si sono fatti davvero “pellegrini di speranza”.
Il percorso è stato reso possibile dalla profonda comunione dei due pastori, il nostro vescovo Stefano Russo e l’arcivescovo Jaques Mourad, i quali, con dedizione e costanza, si sono impegnati a tessere una rete di fede, preghiera e solidarietà concreta.
Questo spirito di unità si è manifestato in modo tangibile durante la celebrazione del pellegrinaggio giubilare interdiocesano, svoltosi il 22 marzo presso la Basilica di San Paolo. In questa occasione, monsignor Mourad, presente in Italia, ha espresso pubblicamente il proprio ringraziamento per la vicinanza spirituale e per gli aiuti materiali, sottolineando quanto siano fondamentali per affrontare le grandi necessità causate dalla guerra e dall’instabilità politica che affliggono la Siria.
Un ulteriore momento significativo si è avuto durante la messa crismale del 16 aprile, quando al vescovo Stefano sono state consegnate le offerte raccolte dalle comunità di Frascati e Velletri-Segni a favore della diocesi di Homs.
Nonostante la generosità dimostrata, l’emergenza umanitaria in Siria persiste e richiede ancora attenzione e supporto.
La situazione di difficoltà, infatti, non si è ancora risolta e la solidarietà rimane un elemento essenziale per sostenere quanti sono in stato di bisogno. Come ha ricordato il vescovo Jaques in una recente intervista (fai click per leggerla) rilasciata in occasione delle festività, la comunità cristiana ha scelto consapevolmente di limitare le manifestazioni pubbliche come gesto concreto di vicinanza a quanti continuano a soffrire a causa della guerra.
Per questo motivo, anche durante le celebrazioni diocesane di chiusura del Giubileo nelle diocesi di Frascati e di Velletri Segni, le offerte che si raccoglieranno verranno devolute a favore della Diocesi di Homs.
La Natività di Gesù, che per primo ha vissuto la condizione di profugo e povero, rappresenta un invito forte a tutti i cristiani a farsi prossimi a chi vive situazioni di disagio e marginalità. In questo contesto, la solidarietà si configura come il simbolo della speranza e del mistero della Chiesa stessa.
