Il 25 ottobre presso l'Hotel Ergife gli oltre 800 delegati hanno approvato il documento finale del Cammino Sinodale che sarà consegnato alla Conferenza Episcopale Italiana

Essere “lievito di pace e di speranza” per le nostre comunità diocesane

La Delegazione Interdiocesana di Velletri Segni e di Frascati alla III Assemblea del Cammino Sinodale delle Chiese in Italia.

27 Ottobre 2025

La delegazione interdiocesana di Frascati e Velletri Segni, guidata dal vescovo Mons. Stefano Russo, ha preso parte il 25 ottobre alla III Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, svoltasi presso l’Hotel Ergife di Roma. In rappresentanza di entrambe le diocesi, la delegazione era composta da don Roberto Mariani, Paola Cascioli, suor Debora Aglietti, don Claudio Cirulli, Francesca Aqui e Stefano Padoan. Questa scelta di presentarsi come unica delegazione simboleggia il cammino condiviso tra le due realtà, fortemente sostenuto dal vescovo: un percorso che, pur comportando fatica, si rivela al tempo stesso bello e necessario. Tale collaborazione apre nuovi orizzonti e prospettive per entrambe le comunità, sia nell’essere Chiesa che nell’impegno pastorale. La recente assemblea interdiocesana, tenutasi a Velletri il 17 e 18 ottobre “Non difendetevi dalle provocazioni dello Spirito” , ha evidenziato proprio questi aspetti, sottolineando l’importanza di una formazione continua per attuare concretamente la cosiddetta “conversione sinodale pastorale”.

L’evento ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti da tutte le diocesi italiane, nell’ambito delle giornate dedicate al Giubileo delle Equipe sinodali e degli organismi di partecipazione, che si sono svolte dal 24 al 26 ottobre. Questo appuntamento era stato fissato dopo che la Seconda Assemblea Sinodale nazionale, tenutasi lo scorso aprile, non aveva approvato le “Proposizioni” finali presentate dalla Presidenza del Cammino Sinodale. Tali proposizioni erano state giudicate insufficienti nel rappresentare la ricchezza di contenuti, proposte e processi pastorali, e soprattutto la dimensione “profetica” emersa negli anni attraverso le tre fasi del percorso: “narrativa”, “profetica” e “sapienziale”. In seguito a queste riflessioni, si è deciso pertanto  di redigere un nuovo documento, più inclusivo e ulteriormente arricchito dal magistero di Papa Leone XIV, il quale ha stimolato un rinnovato dinamismo nel processo di rinnovamento e conversione missionaria avviato da Papa Francesco, recuperando l’essenza della Chiesa come delineata dal Concilio Vaticano II. È così nato il documento intitolato “Lievito di pace e di speranza”, risultato di un intenso lavoro congiunto della Presidenza CEI, del Comitato del Cammino Sinodale, del Consiglio Permanente, degli Organismi della CEI (Commissioni Episcopali, Uffici e Servizi della Segreteria Generale) e delle Regioni ecclesiastiche. Il testo riflette le istanze e le convergenze emerse dalle diocesi italiane.

Il 25 ottobre, le delegazioni diocesane sono state chiamate a votare sui 75 punti che compongono il documento e sulle oltre 124 proposte concrete, formulate a diversi livelli: diocesano, interdiocesano, regionale e nazionale. Il documento è stato approvato a larghissima maggioranza. Nei prossimi mesi, sarà oggetto di discernimento da parte dell’Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana, che si terrà dal 17 al 20 novembre ad Assisi. In tale occasione, un gruppo di Vescovi, supportato da esperti, avrà il compito di elaborare le prospettive pastorali che guideranno il cammino delle Chiese in Italia negli anni a venire.

La delegazione interdiocesana di Velletri-Segni e di Frascati desidera esprimere una profonda gratitudine al vescovo Stefano per l’esperienza straordinaria vissuta che  si configura come un momento significativo non solo per la crescita personale dei delegati, ma anche per il cammino condiviso delle due diocesi, che da tempo collaborano in uno spirito di comunione e corresponsabilità.

Questa partecipazione sinodale rappresenta un nuovo  punto di partenza per innestare quanto appreso e condiviso nei percorsi già avviati nelle rispettive realtà locali  integrando le prospettive emerse all’interno dei cammini pastorali esistenti, con l’obiettivo di rafforzare e arricchire ulteriormente la vita delle comunità.

In particolare, la delegazione si impegna a “allargare il cerchio”, coinvolgendo attivamente tutte le persone di buona volontà presenti sul territorio. Questo impegno non si limita alle comunità parrocchiali, ma si estende alle aggregazioni laicali, agli istituti religiosi e a tutti coloro che, anche al di fuori delle strutture ecclesiali tradizionali, desiderano contribuire al cammino sinodale. L’apertura verso la partecipazione più ampia possibile testimonia la volontà di costruire una Chiesa inclusiva e capace di accogliere le diverse ricchezze presenti nella società locale.

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