FRANCESCO PISANO (1557-1562)

L’Enciclopedia Cattolica lo chiama Pisani, come il Moroni. Nacque a Venezia nel 1494 da nobile famiglia veneziana. Per interessamento del doge Loredano il Pisano fu iscritto tra i Protonotari Apostolici in tenera età. Questa iscrizione gli aprì la porta al cardinalato, che puntualmente avvenne il 4 luglio 1517 per opera di Leone X (1513-21). A soli 23 anni fu creato cardinal diacono di S. Teodoro. Nel 1519 divenne vescovo di Adria. Nel 1524 Clemente VII (1523-34) gli conferì la sede di Padova e quella arcivescovile di Narbona. Durante il Sacco di Roma del 1527 rimase nel Castel S. Angelo con Clemente VII e dopo il 26 novembre fu dato come ostaggio agli spagnoli, in Napoli, nella fortezza del Maschio Angioino. Nel 1528 Clemente VII lo ripagò con la concessione dell’amministrazione di Treviso, Civita Nova, Verona nonché l’Abbazia di Alcobaziense. Si distinse in tutti gli incarichi ricevuti. Nel 1530 a Bologna assistette all’incoronazione di Carlo V. Tenne la diocesi di Emona in Istria fino alla morte. Entrato tra i cardinali vescovi, occupò prima la sede di Albano e nel 1557 quella di Frascati che tenne fino al 1562, passando, poi, a quella di Porto. Nel 1504 optò per quella di Ostia. Decano del S. Collegio, al conclave, in cui fu eletto Pio V, rischiò di divenire Papa. Coronò i papi Marcello II (1555-55) e Paolo IV (1555-59). Partecipò a ben otto conclavi. Fu di costumi severi e di grande integrità morale. Morì a Roma nel 1570, all’età di 76 anni e fu sepolto nella chiesa di S. Marco a Venezia. L’Oldoino ne parla nel volume iniziante con 1534.