SEBASTIANO ANTONIO TANARA (1715-1721)

L’archivio della cattedrale lo fa nascere a Bologna nel 1651, mentre il Grandi, il Moroni ed altri lo fanno nascere a Roma nel 1649, da nobili bolognesi, marchesi della Serra. I genitori si trovavano a Roma per l’Anno Santo del 1650. Dopo la laurea, fatta un’escursione europea con il nunzio Bagellini, fu chiamato a Roma dallo zio card. Carpegna. Papa Clemente X (1670-76), ascrisse il Tanara tra i Protonotari Apostolici, che non aveva 24 anni. Ebbe la nunziatura di Fiandra, Polonia, Portogallo e Vienna. In questa missione operò con perizia e capacità tanto da meritare gli elogi della non troppo tenera Curia romana. Poi fu inviato con segrete commissioni a Giacomo II d’Inghilterra, che aveva abiurato gli errori anglicani ed era ritornato alla chiesa cattolica. Nel 1687 ebbe la nunziatura di Polonia e nel 1692 fu trasferito a quella di Vienna. Per queste sue capacità, nel 1695, il 12 dicembre, papa Innocenzo XII (1691-1700) lo creò cardinale prete dei Santi Quattro Coronati e gli conferì l’abbazia di Nonantola. Partecipò alle Congregazioni del Concilio, della Propaganda ed altre, ottenendo la Prefettura dell’Immunità. Per 12 anni tenne la Legazione di Urbino. Il 1 aprile 1715 passò alla sede suburbicaria di Frascati come cardinale vescovo. Nel 1721, divenuto cardinal decano optò per la chiesa di Ostia e Velletri, che governò fino al 5 maggio 1724, giorno della sua morte. Fu tumulato in S. Maria della Vittoria ed ebbe l’onore di una dedica di Benedetto XIII (1724-30). Il Guarnacci ne parla al vol. I pag. 411