Dopo la solenne apertura da parte di Papa Francesco della Porta Santa della Basilica di San Pietro il 24 dicembre e il potente segno dell’apertura della porta santa straordinaria del carcere romano di Rebibbia il giorno di S. Stefano, anche la comunità tuscolana ha aperto l’anno giubilare nella celebrazione di sabato 28 dicembre presso la Cattedrale di San Pietro in Frascati, presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Stefano Russo.
Un momento di fede straordinario, racchiuso tra le due prime celebrazioni del tempo di Natale, il 25 dicembre e la Santa Famiglia di Gesù. Tanti i rimandi a queste due feste nel corso di una liturgia articolata in tre parti, ma non solo: ampi riferimenti ai tanti conflitti e disordini che il nostro mondo sta vivendo.
Il momento inaugurale ha visto il raduno dei fedeli provenienti da ogni angolo della Diocesi Tuscolana nella Chiesa del Gesù e nell’adiacente piazza. La chiesa contenente la mirabile finta cupola di Andrea Pozzo è la cornice del raccoglimento del popolo diocesano, attento ascoltatore della Bolla di indizione del Giubileo Ordinario “Spes non confundit, la speranza non delude” (Rm 5,5).
Speranza e pellegrinaggio sono le parole cardine del prosieguo della celebrazione: la processione verso la Basilica Cattedrale, al canto delle Litanie dei Santi, seguendo la Croce e l’Evangeliario, segni di Gesù Crocifisso-Risorto ha mostrato la concretezza delle due immagini evocate del Papa.
Un segno gioioso da sottolineare: su indicazione del vescovo Stefano, la croce è stata portata in processione da due giovani, un ragazzo e una ragazza, in rappresentanza dell’associazionismo e delle realtà giovanili del territorio. Nella sua Bolla di indizione del Giubileo ordinario, il Papa nota che «tutti sperano», ma «l’imprevedibilità del futuro fa sorgere sentimenti a volte contrapposti», generando «persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità». I giovani sono segno di fiducia e speranza nel futuro, un futuro che non per forza deve essere così lontano: «la speranza, infatti, nasce dall’amore e si fonda sull’amore che scaturisce dal Cuore di Gesù trafitto sulla croce».
Il culmine della lunga coda di sacerdoti, consacrati, laici, membri di confraternite, associazioni, movimenti, gruppi ecclesiali, fedeli di ogni età è stato il solenne ingresso nella Chiesa madre della Diocesi attraversandone la porta, con l’ostensione della S. Croce, precedendo la solenne celebrazione eucaristica.
Una Cattedrale gremita di fedeli accoglie nuovamente il vescovo a quasi un anno di distanza dal suo insediamento nella nostra diocesi.
Per lui è un’occasione, nell’omelia, per ricordare il grande fermento nel popolo diocesano in questo anno di attesa del Giubileo: «È da un po’ che non solo ne parliamo, ma ci prepariamo per accogliere questo anno giubilare. Associazioni, parrocchie e movimenti si sono preparati all’unisono per arrivare a questo tempo straordinario». E ancora: «In questi mesi ci si è riuniti ed è emerso che la Chiesa e la comunità cristiana per essere tale deve essere espressione di una famiglia, della famiglia dei figli di Dio. Questo è un anno a sostegno di questa intenzione».
Non dimentica uno sguardo sul mondo: Mons. Russo ricorda che nella preparazione del Giubileo e nel corso dell’Anno Santo «le nostre comunità devono essere aperte alla mondialità». Un rimando doveroso soprattutto per la nostra Chiesa sorella per quest’anno giubilare, l’Arcidiocesi di Homs: «Abbiamo pensato a una terra dimenticata, e abbiamo pensato alla Siria». Anche qui, un gesto di gioia e di carità: le offerte raccolte nelle celebrazioni del territorio diocesano saranno inviate a sostegno della Chiesa di Homs fino al tempo di Pasqua.
Prima della conclusione della celebrazione, si è data lettura dei decreti vescovili di istituzione delle Chiese Giubilari nei Santuari Mariani delle nostra diocesi.
Pertanto, oltre alla Cattedrale di San Pietro in Frascati, i fedeli potranno ricevere l’indulgenza plenaria dei peccati presso:
- Santuario diocesano di Santa Maria di Capo Croce, in Frascati;
- Santuario della Madonna delle Scuole Pie, in Frascati;
- Santuario della Madonna del Tufo, in Rocca di Papa.
Si ricorda che per ottenere l’indulgenza di tutti i peccati è necessario adempiere le tre condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
Domenica 29 dicembre Mons. Russo ha aperto l’anno giubilare anche presso la Cattedrale di S. Clemente della diocesi di Velletri-Segni, che è unita “in persona episcopi” con la comunità diocesana di Frascati, proseguendo idealmente il cammino comune che i fedeli delle due diocesi stanno vivendo insieme.
Un cammino veramente “sinodale” che verrà reso ancora più “visibile” dal pellegrinaggio giubilare interdiocesano presso la Basilica di San Paolo in Roma il 22 marzo 2025.
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