ANDREA BARONI PERETTI (1627-1629)

Nacque a Montalto nel 1573. In effetti il suo cognome era solo Baroni, nota famiglia di Ascoli Piceno, ma essendo stato educato presso la corte del card. Montalto, che oltre ad essere concittadino era anche nipote di Sisto V (1585-90), fu dalla famiglia Peretti adottato. Questa la ragione dei due cognomi. Benché non primeggiasse nella cultura, spiccò, invece, per le sue qualità e doti, tanto che suscitò la benevolenza di Clemente VIII (1592-1605), che lo elevò alla porpora come cardinale diacono di S. Maria in Domnica, nel 1596, a soli 23 anni di età. Forse in questa elezione ci potrebbe entrare anche una buona dose di riconoscenza verso Sisto V, che aveva creato, a suo tempo, cardinale l’Aldobrandini. Il Baroni-Peretti passò poi alla diaconia di S. Angelo in Pescaria, poi a quella di S. Eustacchio, a quella di S. Maria in via Lata,(che ricorda il famoso Teodoro, forse antenato dei conti di Tuscolo), a quella di S. Agnese in Piazza Navona e finalmente, col titolo di presbitero, alla Chiesa di S. Lorenzo in Lucina. Nel 1624 passò alla Chiesa di Palestrina, nel 1626 a quella di Albano e, nel 1627, optò per la diocesi di Frascati, ove si distinse per carità e generosità. Nella relazione che il cardinale scrisse alla Sacra Congregazione dei concili, dopo la visita pastorale effettuata nella diocesi l’8-12-1627, ci fa conoscere anche che le anime di Frascati sono 2.900 e 1.700 i comunicati; che la cattedrale è ancora la chiesa della Madonna del Vivaro, che c’è un organo depositato ma mai messo in opera, le campane sulla torre e arredi e suppellettili in sacrestia sono sufficienti. Si battezza, si cresima, e le congregazioni, non tutte, si sono trasferite a S. Pietro. Qui l’organo ha un’elegante struttura, ma la chiesa non è stata ancora consacrata. Chiese non parrocchiali, religiosi, pie unioni, confraternite e Monte di Pietà, tutto come nella relazione n.9. Il Monastero di S. Flavia Domitilla delle Agostiniane non è ancora ultimato. Rocca di Papa: anime 1.250, comunicati 750; il resto tutto come nella relazione n.9. Rocca Priora: anime 700, comunicati 450. cresce la confraternita del S.mo Rosario, per il resto eguale alla relazione n.9. Montecompatri: anime 1.315, comunicati 1.000; novità, la confraternita del S.mo Rosario; per il resto tutto come nella relazione n.9. Monte Porzio: anime 604, comunicati 422; di nuovo c’è la confraternita del S.mo Rosario; per il resto niente di nuovo. Colonna: anime 200, comunicati 160; di nuovo la confraternita del S.mo Rosario; per il resto tutto come riportato nella relazione n.9. Nella cattedrale tuscolana nel 1628 celebrò il terzo Sinodo diocesano. Morì il 13 agosto 1629. Le esequie si svolsero nella chiesa di S. Andrea della Valle e il feretro, in pompa magna venne trasportato a S. Maria Maggiore e tumulato nella cappella del Presepe, vicino al sepolcro di Sisto V. Donò tutto il suo patrimonio ai poveri e ai luoghi pii, nulla ai parenti. L’Oldoino ne parla all’anno 1592