GIOVANNI GARZIA MELLINI (1629-1629)

Il Moroni lo chiama Millini. Nacque a Firenze nel 1562 da nobile famiglia romana, in quanto il padre era residente a Firenze perché esule da Roma. Era nipote di Urbano VIII (1590-90) per parte di madre. Studioso di gran fama del diritto, tanto che Sisto V (1585-90) lo nominò Avvocato Concistoriale ed Uditore di Rota. Sulla sua tomba c’è esposta tutta la sua vita nell’epigrafe ed anche, posti in evidenza, i suoi numerosi incarichi. L’unica cosa che non è menzionata è che, fra l’altro, era stato anche vescovo di Frascati. Evidentemente chi la dettò o dimenticò il fatto o lo tenne di nessuna importanza. Invece questo vescovato era ambitissimo, trattandosi di una sede suburbicaria. Fu anche vescovo di Imola. C’è da menzionare anche che nel Conclave del 1623, che seguì alla morte di Gregorio XV (1621-23), fu ad un passo per essere eletto Papa. Raccolse in una votazione ben 22 voti. Questo dimostra che era nella considerazione di parecchi colleghi. Clemente VIII (1592-1605) lo inviò, insieme con il cardinal Gaetani, come legato nella terra di Polonia e successivamente lo dirottò, con il card. Pietro Aldobrandini, che fece costruire la Villa Belvedere a Frascati, in Francia per trattare le nozze tra Caterina de Medici ed Enrico IV. Paolo V (1605-21) affidò al Mellini la nunziatura apostolica in Spagna e dopo neanche un anno lo creò cardinale prete dei SS. Quattro Coronati. Poi lo nominò vicario generale di Roma e arciprete della basilica Liberiana. Passò poi al titolo di S. Lorenzo in Lucina e il 13 agosto 1629 optò per la diocesi di Frascati. Quarantadue giorni dopo morì e fu sepolto nella cappella di famiglia Mellini in S. Maria del Popolo. Aveva 57 anni compiuti. S. Giuseppe Calasanzio gli aveva predetto l’ora della sua morte, assicurandolo della sua assistenza nel momento del trapasso. Mente quadrata e sublime, elevato per scienza ed erudizione in molti campi. Il cardinal Scipione Borghese, nel Conclave in cui venne eletto Urbano VIII (1623-44) ed il Mellini ebbe 22 voti, fu un suo accanito elettore