ANTONIO MARIA GALLI (1605-1608)

Nacque a Osimo, nelle Marche, nel 1553. In giovinezza fu prima Coppiere e poi svolse le mansioni di Segretario di Felice Peretti, detto anche il cardinal Montalto, anch’egli marchigiano e futuro Papa con il nome di Sisto V (1585-90). Il nipote di Sisto V, il cardinal Damasconi Peretti-Montalto, nel 1614 acquistò l’attuale Villa Grazioli a Frascati. Il Felice Peretti, appena eletto Papa, nominò Scalco il suo segretario che era anche Tesoriere privato. In seguito divenne canonico di S. Pietro e Vescovo di Perugia. Nella promozione del 1568 il Papa lo creò cardinale prete di S. Agnese di Piazza Navona. Anch’egli, come legato a latere della Flaminia, prese parte all’eliminazione del banditismo e della malavita nella zona. Ottenne il vescovato di Osimo che tenne anche quando divenne cardinale vescovo di Frascati e Palestrina. A Frascati prese dimora nel 1605 e passò nel 1608 a Palestrina. Dopo tre anni optò per quella di Porto e divenuto decano del collegio cardinalizio passò a Ostia e Velletri. A dire il vero non lasciò impronta notevole nel suo passaggio a Frascati. Piuttosto avido e tirchio, lasciò ai suoi eredi un grosso patrimonio. Fu sotto il suo cardinalato che ebbero inizio i lavori per la costruzione dell’Eremo di Camaldoli a nord di Tuscolo, su terreno donato da papa Paolo V (1605-21). Il 27 novembre 1605 presentò alla Sacra Congregazione del Concilio una sua relazione, nella quale, oltre a rilevare l’insufficiente capienza della vecchia cattedrale di S. Maria in Vivario, dichiarava, anche, che già una chiesa più ampia era stata incominciata, ma che per la mancanza di circa 5.000 scudi non si poteva portare a termine. Da notare che nei successivi tre anni di cardinalato non si riuscirono a reperire neanche pochi scudi per far progredire i lavori. In precedenza, il 6-11-1605, il cardinale aveva effettuato la visita pastorale. Le notizie di questa visita sono: che per Frascati sono aumentati i chierici, da 2 a 6, che vestono violaceo, hanno la tonsura, studiano grammatica e canto gregoriano, che poiché il reddito è di appena 300 scudi l’anno, non è possibile avere un teologo e un penitenziere. I Gesuiti hanno un collegio e con i Cappuccini collaborano alla cura delle anime. Esiste un Pio Istituto Conservatorio, istituito dal cardinal di S. Cecilia, ove sono raccolte 12 fanciulle povere ed esiste anche un orfanotrofio. Un gesuita funge da penitenziere. Circa le confraternite, oltre quelle già conosciute, ce n’è un’altra di nuova istituzione, quella del S.mo Corpo di Maria. È stato avviato un Monte di Pietà con un lascito iniziale di 100 scudi. Evidentemente il precedente era stato chiuso. Riguardo a Monteporzio, Montecompatri, Colonna, Rocca Priora, nulla di nuovo da segnalare. Per Rocca di Papa si segnala l’esistenza dei Mercedari fuori le mura. Il cardinale ha amministrato la cresima ed ha appianato la lite tra il parroco di Montecompatri e la locale confraternita del S.mo Sacramento. Morì nel 1620 e fu tumulato all’Aracoeli. Fu il card. Galli che fece rifare la facciata della chiesa di Loreto in quanto Egli era il protettore di Loreto. L’Oldoino ne parla all’anno 1585.