NICOLA DE ROMANIS (1205-1219)

Di origine romana uomo di vasta cultura, praticava sani principi e costumi, tanto che S. Desiderio lo prescelse per dare inizio alla riforma dei monasteri dedicati alla Santa Vergine, “onde, tra le loro mura regnassero regole ottime e virtuose”. Venne elevato alla porpora da Innocenzo III, che prima lo aveva avuto come cappellano domestico e come segretario, e lo assegnò alla diocesi di Frascati. Fu un prezioso collaboratore del Papa nella riorganizzazione dello Stato Pontificio e per la compilazione della proclamazione della superiorità del potere spirituale su tutte le potenze della terra. Gli vennero affidati più volte delicati incarichi e più volte da Onorio III venne nominato legato pontificio, sia in Inghilterra che in Oriente. Riferisce il Grandi che il Contatore, nella sua storia di Terracina, riporta una bolla di Onorio III (1216-27) datata 1217, sulla quale si legge la firma: “†Ego Nicolaus Tuscolanensis Episcopus”. L’Oldoino ne fa cenno nella sua opera all’anno 1198. Il cronista incognito lo pone nel 1205. Riferisce il Moroni che nel concilio celebrato nel 1214 in S. Paolo di Londra, consolò l’Inghilterra con il proscioglierla dall’interdetto che l’allacciava a Gams. Onorio gli conferì anche la legazione per promuovere la Santa guerra per la liberazione della Terra Santa e, con gli stessi compiti, fu deputato in Prussia onde sollecitare Federico II a partire per la crociata, pena la scomunica. Intimò a Federico la dichiarazione che il regno siculo non faceva parte dell’impero.