VIRGINIO ORSINI (1675-1676)

Nacque a Roma nel 1614 da nobile e antica famiglia romana, duca di Bracciano. Vestito l’abito dei Cavalieri di Malta, per le imprese fatte contro i Turchi, si guadagnò la stima e l’ammirazione di Urbano VIII (1623-44). Rinunziò alla primogenitura, che era molto consistente sia in ricchezze che in proprietà, per dedicarsi interamente alla vita ecclesiastica. Uomo dotto, propenso alla pietà e alla misericordia, tanto che il papa Urbano, il 16 novembre 1641 lo elevò alla porpora con il titolo diaconale di S. Maria in Portico e lo dichiarò protettore degli Indiani, degli Armeni, del regno di Polonia, del Portogallo e comprotettore del regno di Francia presso la Santa Sede. Fu il sopraintendente, con amplissime facoltà, dei lavori di erezione del muro di cinta della città Leonina e del rione di Trastevere. Passò poi nell’ordine dei preti e successivamente in quello dei vescovi. La sua prima diocesi fu Albano, ove istituì, nella cattedrale, il Sacro Monte dei Morti. Il 20 gennaio 1675 passò alla sede vescovile di Frascati, che tenne fino al 1676. Caso più unico che raro: il cardinal Orsini entrò in conclave vivo, per la morte di Clemente X (1670-76) e ne uscì morto il 21-8-1676 con l’elezione di Innocenzo XI. Morì a 62 anni e fu sepolto nella chiesa di S. Maria Novella. L’Enciclopedia Cattolica scrive che morì a Monte Giordano. L’Oldoino ne parla nell’anno 1623