LUDOVICO DI LUSSEMBURGO LIGNY (1442-1443)

Il Moroni aggiunge il «di Ligny». Di origine francese, appartenente alla nobile famiglia dei Beraurevoir, detta anche De Bar. Dopo essere stato presidente della Camera regia di Parigi, quando Enrico V d’Inghilterra occupò la Francia, Ludovico fu anche cancelliere. Ottenne nel 1415 il vescovato di Terranova in luogo di quello di Losanna che possedeva in precedenza. Si trovò presente alla consacrazione di Enrico V, Re di Francia. Nel 1436, terminato il Concilio di Basilea, fu trasferito al vescovado di Bohan e nel 1438 a quello di S. Ely, in Inghilterra. Nel concistoro dell’anno seguente 1439 il papa Eugenio IV (1431-47) lo creò cardinale prete dei Santi Quattro Coronati. Partecipò al XVII concilio generale di Firenze, tenutosi nel 1439, ove, dal Papa, da 141 Vescovi e dall’imperatore Giovanni VII Paleologo, venne stilato il celebre Atto d’Unione che dopo secoli, riavvicinava Roma a Costantinopoli. Per l’occasione il Papa cingeva una tiara del valore di 40.000 fiorini. Solo nel 1442 il Lussemburgo passò alla chiesa di Frascati. Morì l’anno seguente, il 4 ottobre in Inghilterra. L’Oldoino ne parla all’anno 1431.